Il "Città" aggredita a '7 dalla fine sul risultato di 2 a 2

Entusiasmante partita, piena di colpi di scena, peccata però da un finale alquanto vergognoso, il quale la società del presidente Filippo Miracola, intorno all' '83 è stata aggredita dalla locale formazione, facendo surriscaldare gli animi, costringendo al direttore di gara di decretare il triplice fischio; a farne le spese il più di tutti è l'allenatore santagatese Pippo Currò (nella foto grande), colpito al volto con un pugno dal tecnico locale Enrico Catania, facendo restare allibitii dirigenti santagatesi presenti nella faticosa trasferta di Sant'Angelo di Brolo, per l'ignaro gesto compiuto dall'ex tecnico e amico della squadra vincitrice del torneo. Nel dopo gara e negli spogliatoi si susseguiranno altri battibecchi e minacce dalla locale formazione, che hanno costretto l'immediato intervento della locale stazione dei Carabinieri; solo dopo il loro intervento si sono sciolte le acque per un amaro ritorno a casa per un'inutile match che non aveva nessun significato al proseguio del campionato, in quanto il "Città" ormai certa della vittoria finale del torneo, invece, l'Olimpia salva e tagliata fuori dalla lotta play-off, in quanto per gli scontri diretti è in svantaggio sulle altre concorrenti all'ultimo poso disponibile nella griglia.
Per l'insidiosa gara, mister Pippo Currò, schierava in campo : Famularo, in porta; Ingrassia, Brunello, Rakipi R. e Guerrigno, in difesa; Presti I., Arpaia, Reale e Zingales, a centrocampo; Maiorana e Miceli, in attacco. A disposizione : Presti S., Santomarco, Currò I. e Cordici. Indisponibili : Merlo, Scoglio, Liprino, Criscì, Cammareri e Ardiri.

Andando al breve riassunto della gara partita (perchè ancora incosciente e scioccato di tutto quello che è successo, ad andare in vantaggio sono i padroni di casa con Pintaudi che, trova l'incornata giusta, intercettando una perfetta battuta da un calcio di punizione; gli ospiti, trovano il pari, grazie ad Ignazio Presti (nella foto, sx), bravo a superare i difensori, lasciando partire un perfetto tiro che si spegne all'incrocio dei pali; pochi minuti dopo, l'Olimpia passa nuovamente in vantaggio, grazie al solito Pintaudi che, in evidente posizione di fuori giuoco, batte l'incolpevole Famularo, facendo imbestialire la panchina santagatese contro l'arbitro per l'inequivocabile errore commesso di non aver segnalato l'off-side; a ristabilire la definitiva parità ci pensa Biagio Zingales (nella foto, dx) che, direttamente da calcio di punizione da posizione defilata, trova l'angolo gisuto, anche grazie alla doppia finta eseguita, prima da Reale e poi da Arpaia, lasciando scorrere il pallone, ingannando il portiere, reo di non aversi mosso dalla linea di porta. Verso l' '83, succede il cataclisma riassunto nell'introduzione all'articolo.

Non ci sono parole avverso questo analogo episodio avvenuto allo stadio di Sant'Angelo di Brolo, sarà ora il Giudice Sportivo a prendere le adeguate decisioni sull'incontro, partendo dal pressupposto che la gara è stat interrotta a causa dell'aggressione subita dai giocatori del Città di Sant'Agata.

Nel prossimo e ultimo turno di campionato, il "Città", sarà impegnata al "Biagio Fresina" contro il Longi, potendo brindare al successo con una mega festa nel dopo gara partita organizzato dalla dirigenza santagatese, per la meritata vittoria del campionato e quindi al ritorno dopo 7 anni in Prima Categoria.